
Arturo Paoli (Lucca, 1912) è un presbitero, religioso e missionario italiano, appartenente alla congregazione dei Piccoli Fratelli di Gesù. È "Giusto tra le Nazioni".
(Dopo la Seconda guerra mondiale, Il termine "Giusti tra le nazioni" è stato utilizzato per indicare i non-ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita per salvare la vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista conosciuto come Shoah.)
Nel 1999 a Brasilia riceve, dall'ambasciatore di Israele, il titolo di 'Giusto tra le nazioni', per aver salvato nel 1944 a Lucca la vita di Zvi Yacov Gerstel e di sua moglie. Il nome di Arturo, "salvatore non solo della vita di una persona, ma anche della dignità dell'umanità intera", sarà inciso nel Muro d'Onore dei Giusti a Yad Vashem.
Inoltre il Il 25 aprile 2006, ha ricevuto la Medaglia d'oro al valor civile per le mani del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. La motivazione del riconoscimento, andato a don Paoli e ad altri tre sacerdoti lucchesi (don Renzo Tambellini, e gli scomparsi don Guido Staderini e don Sirio Niccolai), è nell’impegno profuso nel salvare la vita ai perseguitati dai nazifascisti, in particolare ebrei.
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