domenica 25 marzo 2012

… in cammino verso la Pasqua. (1)

Abbiamo quaranta i giorni a nostra disposizione per prepararci alla Pasqua. Occorre provvedere i rifornimenti necessari per rimanere in carreggiata e non trovarsi, nel più bello, senza carburante (pensa alla brutta figura che hanno fatto le vergini stolte di cui parla San Matteo nel suo vangelo al capitolo 25).

La domenica delle palme ci viene consegnato un ramo di ulivo per ricordare l’ingresso di Gesù, re di pace, in Gerusalemme.
L’ulivo è un simbolo di pace, un invito a diventare uomini di pace. 
Il Vangelo ci ricorda che la pace è dono di Gesù Risorto. È lui il maestro da cui imparare a vivere l’amore, anche per il nemico.
Pace significa trovare il positivo che ci circonda e farlo vedere a tutti. Questo perché noi siamo tentati più facilmente di vedere il male e fatichiamo ad accorgerci che il bene c’è e sta crescendo.
Pace significa ricordare il bene e dimenticare il male.

Molto tempo fa un giovane discepolo arriva  a casa del suo maestro e gli dice:
-         Senti maestro, un tuo amico stava parlando male di te
-         Aspetta – l’interrompe il maestro – hai già fatto passare per i tre filtri quello che racconti?
-         I tre filtri?
-         Sì. Il primo è la verità. Sei sicuro che quello che vuoi dirmi è assolutamente vero?
-         No, l’ho sentito raccontare da alcuni vicini.
-         Almeno l’avrai fatto passare per il secondo filtro, cioè la bontà: quello che desideri dirmi è -   -         buono per qualcuno?
-         No, in realtà no. È il contrario.
-         L’ultimo filtro è la necessità. È necessario farmi sapere quello che ti inquieta?
-         A dire il vero no.
Allora – disse sorridendo il saggio – se non è verità, né buono, né necessario, seppelliamolo nella dimenticanza.

(Fonte Web)

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