domenica 27 gennaio 2013

27 gennaio:Giorno della Memoria

La Shoah dei Bambini
Quattromila disegni e sessantasei poesie sono tutto quello che resta dei bambini di Terezín, erano 15.000 e ne sono sopravvissuti meno di 100. Terezín fu un campo di concentramento nazista della Repubblica Ceca che prevedeva uno spazio per i bambini, perché di transito. Vi furono deportati complessivamente 150 mila persone, tra le quali i 15.000 bambini. La poesia che riportiamo porta la data del 1941, non si conosce il nome di chi l'ha scritta, ma il messaggio che ci ha lasciato è di fiducia nella vita e ne canta la bellezza.
("Shoah" è un termine ebraico che significa "annientamento", "sterminio")
Vedrai che è bello vivere
Chi s'aggrappa al nido
non sa che cos'è il mondo,
non sa quello che tutti gli uccelli sanno
e non sa perché voglia cantare
il creato e la sua bellezza.
Quando all'alba il raggio del sole
illumina la terra
e l'erba scintilla di perle dorate,
quando l'aurora scompare
e i merli fischiano tra le siepi,
allora capisco come è bello vivere.
Prova, amico, ad aprire il tuo cuore alla bellezza
quando cammini tra la natura
per intrecciare ghirlande coi tuoi ricordi:
anche se le lacrime ti cadono lungo la strada,
vedrai che è bello vivere.
da “LA NOTTE” (Elie Wiesel)“Mai potrei dimenticare quel silenzio notturno che mi privò, per tutta l’eternità, del desiderio di vivere.Mai dimenticherò quei momenti che uccisero il mio Dio e la mia anima, e ridussero i miei sogni in polvere.”

“Le tre vittime montarono insieme sugli sgabelli.
I tre colli furono infilati nei cappi allo stesso momento.
“Viva la libertà!” gridarono i due adulti.
Ma il ragazzo rimase in silenzio.
“Dov’è Dio? Dov’è?” chiese qualcuno dietro di me.
Ad un segno del comandante del campo, i tre sgabelli rotolarono…
Cominciò la marcia dinanzi alle forche. I due grandi non vivevano più.
Le lingue cianotiche penzolavano gonfie.
Ma la terza corda si muoveva ancora; così leggero, il ragazzo era ancora vivo…
Stette là per più di mezz’ora, lottando tra la vita e la morte, morendo d’una lenta agonia sotto i nostri occhi.
E lo dovemmo guardare bene in faccia. Era ancora vivo quando io passai.
La lingua ancora rossa, gli occhi non ancora vitrei.
Dietro di me, udii lo stesso di prima domandare:“Dov’è Dio adesso?”
E udii una voce dentro di me rispondergli:
“Dov’è? Eccolo lì – appeso a quella forca…
”Quella notte la zuppa sapeva di morto.”

IL BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE

Vi consiglio di vedere questo film, uscito nelle sale cinemetografiche nel mese di dicembre,
possiamo lavorarci in classe e non solo!
Titolo originale: The Boy in the Striped Pyjamas
Data uscita nei cinema: 19/12/2008
Distributore: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
Regia: Mark HermanNazionalità: Gran Bretagna, USA 2008 Tratto dal libro: "Il bambino con il pigiama a righe" di John Boyne

Ambientata durante la seconda guerra mondiale, una storia vista attraverso gli occhi innocenti di Bruno, giovane figlio di un ufficiale nazista, è costretto a trasferirsi insieme alla famiglia da Berlino verso una zona lontano dalla città. Qui, senza più amici, si ritrova a vagabondare nelle vicinanze della casa alla ricerca di qualcuno col quale giocare. Un compagno di giochi sembra finalmente trovarlo in Leon un bambino col pigiama a righe che vive oltre una recinzione di filo spinato....

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