sabato 7 marzo 2020

Festività cristiane d'oriente e d'occidente.

Entrata in Gerusalemme (05-04-2020)
La domenica che precede la solennità della Pasqua è detta “delle palme” sia in Oriente che in Occidente e commemora l’entrata di Gesù in Gerusalemme. Nella tradizione di Costantinopoli la “grande e santa settimana” comincia con il sabato di Lazzaro di cui si ha eco anche nella liturgia domenicale. Il tropario ripetuto a tutti gli uffici dei due giorni si esprime così: “Con sepolti con te nel battesimo, o Cristo Dio nostro, per la tua resurrezione siamo stati resi degni della vita immortale e inneggiando acclamiamo: Osanna nel più alto dei cieli, benedetto Colui che viene nel nome del Signore” Questa festa viene detta “splendida e gloriosa” ed è caratterizzata da un tono gioioso:

Rallegrati, Gerusalemme, fate festa, voi che amate Sion: perché è giunto colui che regna nei secoli, il Signore delle schiere. Tema davanti al volto tutta la terra e acclami:
 Opere tutte,celebrate il Signore”.


 Annunciazione del Signore
Cristiani d’Oriente e d’Occidente il 25 marzo festeggiano insieme l’annunciazione del Signore. Un particolare consente di capirne l’importanza nell’Oriente: quando la festa cade nella settimana santa i cristiani d’Occidente la celebrano dopo Pasqua mentre l’Oriente bizantino la celebra ugualmente (facendo grandi eccezioni alla liturgia) mantenendo così intatta la distanza esatta di nove mesi dal Natale, e questo per dare importanza alla festa che segna l’inizio della nostra salvezza. Questa centralità appare anche nel programma iconografico, infatti l’icona dell’annunciazione, oltre che nel registro delle grandi feste, si trova sui battenti della porta bella del santuario, al centro dell’iconostasi, suggerendo l’idea dell’ingresso di Dio nell’umanità attraverso il seno di Maria. Fin dall’inizio la festa fu celebrata in questa data perché nell’antichità era diffusa l’opinione che la creazione del mondo fosse avvenuta nell’equinozio di primavera - la notte del 20 marzo quando nessuna porzione del tempo rimane nel sole - e quella dell’uomo nel sesto giorno, cioè il 25. In base a questa convinzione apparve conveniente che l’incarnazione dell’Uomo nuovo fosse avvenuta lo stesso giorno della creazione del primo Adamo.
I primi tre giorni della Settimana Santa  
 La grande e santa settimana è la più importante dell’anno liturgico. I primi tre giorni della settimana prendono nome dal riferimento alle pericopi evangeliche proclamate. Nel loro complesso essi sviluppano il tema della nozze di Dio con l’umanità, già espresso con l’ingresso di Gesù a Gerusalemme: là la chiesa contemplava lo Sposo nella gloria, nei giorni seguenti lo contempla mentre avanza per il sacrificio. Il tono delle celebrazione di questi giorni è espresso da un tropario delle lodi mattutine: “Ecco lo Sposo che viene nel mezzo della notte: beato quel servo che troverà vigilante, indegno quel servo che troverà trascurato. Bada dunque, anima mia, di non lasciarti prendere dal sonno per non essere consegnata alla morte e chiusa fuori dal regno. Ritorna dunque in te stessa e grida: Santo, santo, santo tu sei, o Dio: per l’ intercessione degli incorporei, abbi pietà di noi”. 
(Fonte http://www.diocesilucca.it/index.php?id_news=1140)

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