I vostri figli non sono vostri.
Sono i figli e le figlie della fame
che la vita ha di se stessa.
Essi non vengono da voi,
ma attraverso di voi
e non vi appartengono,
benchè viviate insieme.
Potete custodire i loro corpi,
ma non le loro anime,
poichè abitano in dimore future
che neppure in sogno voi potete visitare.
Proverete a imitarli ,
ma non cercate di renderli simili a voi.
Voi siete archi da cui i figli ,
le vostre frecce vive,
vengono scoccate lontano.
In gioia siate tesi nelle mani dell’Arciere.
(Kahlil Gibran, Il Profeta )
lunedì 19 gennaio 2009
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